"In una città di mare che ricorda le lunghe corse delle strade americane, un personaggio enigmatico ingaggia un serrato confronto con la realtà interiore e esteriore: è una strana partita in cui egli stesso è giocatore e pedina, io narrante e io narrato. All'esordio con un'opera interamente sua, dopo la pubblicazione di alcuni racconti nell'antologia Partitura per voci narranti, Claudio Morelli dimostra di posseder eil talento affabulatore necessario per trasformare il vissuto personale in una metafora dell'esistenza collettiva. La sua poetica delle variazioni minime allude a spostamenti in apparenza marginali, in vero forieri di lacerazioni e dissonanze profondissime. Stupisce la diffusa tensione etica presente nei racconti, come se l'autore affidasse alla propria dimensione creativa il compito di arrestare il naufragio, l'inabissarsi incoercibile del presente. Una nuova generazione senza storia e senza identità si particolarizza dall'immaginario e impone di fissare lo sguardo sulla sua sconfitta, analizzata, notomizzata fino all'assurdo del dettaglio più insignificante. Il tono dei racconti è malinconico, soffuso, minimale: le parole non agiscono come sintagmi di un ordine diegetico, piuttosto come suoni ideali di un mondo che non c'è e che non è fatto per l'individuo reificato del XXI secolo. Claudio Morelli compone le sue melodie notturne con le preziosità e le raffinatezze di un'arte del racconto che non mancherà di affascinare il lettore."
Donato Di Stasi